domenica 16 maggio 2010

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C'è chi crede in Dio e chi in "d'io"

3 commenti:

  1. Stringere la mano, è un atto di cortesia per incominciare a prendere accordi, ma riuscire a farlo con le sole parole scritte, vuol dire accordare fin dall'inizio la canzone che si scrive, ma senza musica d’accompagnamento, in pratica unire le parole giuste per emozionare il lettore.
    Gemelli SI Nasce
    Uguali NO
    Com’è difficile stringerci la mano con le sole parole

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  2. Squisito è, tutto quello che unico è qui-sito
    Squisito è tutto quello, che non si ripete come quando la vita, è una quiete ma le emozioni restano intorno meglio è, non essere in mezzo come egocentrici o coinvolti si resta sempre sconvolti a rompere una quiete che nessuno miete ma tutti hanno bisogno come il pane... Un grande filosofo del 20° secolo scrisse: “Una spirale di cattivo odore e colore scuro, scende sempre sopra di ognuno che non fa il proprio dovere, ma si ritrova specie quando con cattiveria si sforza a non essere tutto quello che invece, altri vedono”. In definitiva, non posso credere che in fondo gli Italiani abbiano votato quattro dittature, posso capire che uno non conta un “cazzo” e due fanno i “coglioni”, ma il quarto non può essere quello da rubare (o fregare) perché questi sono da sempre stati i cittadini a subire, se il cambio dei partiti non ha funzionato, allora che cambino il modo di fare le singole persone votate, perché oggi sono chiamate a cantare nel palcoscenico più importante d’Italia e, domai è un altro giorno, poi si vedrà, sotto a chi tocca che canta. In fondo, fare arrabbiare le persone e affrontarle con un sedere di ferro sono una tecnica all’avanguardia, tipica del marketing moderno, ma se in politica si sono ottenuti questi risultati di lotta al potere, è solo perché l’ignoranza prevale sulla cultura. In questo caso specifico, la maggioranza che si richiede, non si ritrova, poiché in democrazia è fondamentale l’equità culturale dei così detti democratici, intesi come persone civili e non parte di un partito politico preciso, almeno per i candidati eletti. Il popolo deve avere la massima libertà di scelta in senso generale, ma che non si dia alcuno spazio alla possibile ignoranza, com’è chiaro che, non è certo quella di proporre o divulgare un gratuito analfabetismo. Il dialogo è lo spirito che non deve essere mai assente, perché è pieno di accordi alla musica che si ascolta, o si propone, strillare e non far parlare, o peggio, pubblicizzare opinioni in modo ossessivo, perché frutto dell’albero dei potenti, sono quello che abbiamo sempre odiato, chiamandola con un nome preciso, dittatura. Ottenere il ruolo di attore è già questo molto importante, se si vuole essere principale protagonista, una volta eletto si ha la facoltà oltre che l’obbligo di dire la propria, l’unica cosa che ci cade dal cielo sono solo problemi, e solitamente abbiamo modo di risolvere, ma qualche volta non si ha proprio la capacità di agire, le soluzioni invece dobbiamo tirarle fuori dalla testa e non aspettare che codino su di essa. Per quale motivo non è possibile offrire un contributo politico al governo, invece di chiedere poltrone o potere ministeriale, camuffati da mediazione politica. Ai cittadini si chiedono sempre sacrifici, negli ultimi dieci anni invece, hanno sacrificato perfino il modo da dire, ora la pretesa è diventata la vera sorpresa politica, adesso basta cercate di vedere la situazione politica come un vero servizio al paese e offrire ognuno un contributo al governo, sorprendendo tutto il mondo con dialogo e spirito di sacrificio, tutto quello che a noi cittadine da sempre è richiesto. In ultima analisi propongo di scegliere fra due personaggi candidati alla Presidenza della Repubblica Italiana. Il più famoso, Silvio Berlusconi Presidente (anche se non è nulla di nuovo), il secondo Mario Verdesi come Presidente della Repubblica Italiana che rappresenta la vera novità, oltre a quello meno conosciuto, forse è favore di Beppe Grillo e di tutti i cittadini italiani che sono stanchi delle chiacchiere e specie delle stesse facce. A dispetto di Monti, che di titoli ne ha molti, ma concretamente è solo la rappresentanza della nuova monarchia italiana. Nella vita è vera una sola cosa. È vero che è vero, ma è vero pure che è vero di Mario Verdesi. Comprimi questo commento Aggiungi un commento... Mario Verdesi 20/nov/2012 - Con restrizioni Squisito è,

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  3. In questo momento storico senza pensarci nemmeno tanto, abbiamo ottenuto un cambiamento molto importante per la politica del nostro paese. Dimostrando che sia nata veramente la seconda repubblica, ora non è più di moda, oppure è vergognoso parlarne. Di fatto però da un lato, c’è Berlusconi che non ha ottenuto di nuovo il consenso per governare, dall'altro, il partito più grande che era all’opposizione, non è nato come governo del nuovo cambiamento con Bersani presidente. Quello, che era in carica, contava troppo al possibile pieno di voti dalle difficoltà dei due maggiori protagonisti, ma è solo rimasto a galla, senza la fiducia, però con un giuramento davanti al presidente della repubblica che ora ha le mani legate. In fine Grillo ha mantenuto tutti quegli squilibri, che da sessantacinque anni sono da prima Repubblica, ha lasciato in bilico il paese, dimostrando che quindici anni fa è nata una falsa seconda Repubblica. Proprio da quando ha incominciato a fare politica nel web, ha intuito come comico di essersi stufato di prendere in giro i parlamentari pur lavorando, ora li prende di petto come politico, evidentemente ha creduto di essere stato preso in giro anche lui come comico. Io credo che Berlusconi e Bersani siano in parlamento perché hanno il diritto di rappresentare i loro elettori, ma bisognerebbe pensare di più che, entrambe hanno contro un sessanta per cento di cittadini che non li vuole. Grillo invece, come tutti i comuni mortali, pretende una ragione di consensi che superi il cinquanta per cento, una vera rivoluzione che tutti temono perché i privilegi sono molto più in perdita dei vantaggi che si possono ottenere dal nuovo, e questo sarà pure molto probabile che un giorno forse nemmeno troppo lontano avvenga. Il problema è che una famiglia deve fare sempre i conti con ciò che ha, proprio come quello che in parlamento ora c’è, ma forse non tutti lo sanno, i partiti sono parte della stessa famiglia, l'Italia. Il sottoscritto è sereno di questa situazione, poiché una soluzione sicuramente si otterrà, anche se nel mio cassetto c'è già, oltre che il cassetto potrò sempre aprire, fino alla fine di una certezza dettata da altre possibilità che un parlamento deve avere, non solo nelle votazioni, ma nel dialogo che non può essere come al Bar. Una cosa sola non mi convince, proprio perché è sbagliata anche solo come messaggio popolare, il continuo litigare dei partiti, come una rissa da Bar, rispecchia esattamente lo stato d'animo dei cittadini in piena crisi economica, oggi è molto di moda prendersela con qualcuno a tutti i costi. Capisco che gli accordi sono anche una buona parte dello spirito mafioso che nessuno condivide, ma a volte questi riescono a superare la civiltà che crediamo di aver raggiunto, oppure essere più civili di tanti altri che invece dicono di apparire, anche la chiesa ha insegnato molto su questo, eppure ora pare che non conti più. La chiesa e la mafia non possono essere entrambe sbagliate per tutti, siamo liberi di credere a ciò che più piace, ma non possiamo essere assassinati e poi assassini o anche solo il contrario, poiché la vita è un’altra cosa.

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